settembre/ottobre 2006

  • La riqualificazione delle città di mare

LA RIQUALIFICAZIONE DELLE CITTĄ DI MARE
Valorizzazione degli spazi pubblici aperti e dei lungomare

Il 6 ottobre 2006, a Senigallia, si è tenuto un convegno in cui è stata fortemente espressa la sensibilità di pensare allo spazio pubblico per renderlo sempre più bello e vicino ai cittadini, pensando che il confine tra la terra e il mare possa essere un luogo senza barriere dove gli spazi non costruiti richiamino ad una vita all'aperto, ad un ambiente poetico dove sia possibile immaginare uno sviluppo ed un ampliamento della stagione turistica all'intero arco dell'anno.

Nell'incontro organizzato dagli Architetti di Ancona e Pesaro-Urbino, in collaborazione con il Comune di Senigallia, il sindaco Luana Angeloni, ha ribadito il grande valore di un progetto globale sul significato e la qualità dello spazio pubblico, già attuato a Senigallia, la sua città, nelle sistemazioni di Via Carducci, e del Foro Annonario.

E' stata scelta la Rotonda a Mare per un dibattito tra liberi professionisti, addetti ai lavori e tecnici delle amministrazioni pubbliche, come luogo eccezionale per guardare la linea di costa dall'acqua, racchiusi in un edificio, la cui architettura, dagli anni trenta segna non solo la costa senigalliese ma anche quella adriatica. Si è parlato infatti di un area molto vasta, la cosiddetta "Città Adriatica", ed in particolare del tratto tra Colle San Bartolo ed il monte Cònero.

La tavola rotonda all'interno del convegno, ha visto protagoniste le sedi universitarie "adriatiche",cioè quelle di Ferrara, Ancona, Ascoli Piceno in abbinamento alle due province marchigiane. Tra i relatori, Michele Gasparetti docente di morfologia urbana presso il dipartimento di architettura dell'Università di Ferrara, ha introdotto il tema della città lineare costiera come organismo al quale dare struttura e un disegno della superficie come quello del lungomare di Rio de Janeiro; Paolo Bonvini docente di architettura e composizione dell'Università Politecnica delle Marche, ha portato gli esempi di Cervia e Porto Sant'Elpidio e Reggio Calabria; Marco D'Annuntiis docente di progettazione architettonica, Università di architettura di Ascoli Piceno, ha ribadito l'importanza dei concorsi di idee per la progettazione degli spazi aperti.

Un progetto di più ampio respiro diventa necessario per immaginare uno sviluppo futuro programmato, da qui il confronto costruttivo tra le tre Università e le due Province, rappresentate da Palmiro Ucchielli per quella di Pesaro e Urbino e dall'Ingegnere Roberto Renzi per quella di Ancona, i quali hanno illustrato i progetti futuri con un'idea unitaria che travalichi i confini amministrativi, come la complanare e lo spostamento della linea ferroviaria, imprese queste faraoniche, ma non impossibili ed altre già in corso di realizzazione come la pista ciclabile Pesaro - Fano ed alcuni porti turistici.

Il convegno ha approfondito anche gli aspetti specificatamente tecnici per la realizzazione di una pavimentazione di qualità, che attutisca i rumori ed al contempo renda nobili e carichi di significato e rappresentatività i percorsi affacciati sulla linea di costa come ha sottolineato Marcello Balzani, direttore della rivista nazionale di architettura "Paesaggio Urbano" e docente alla facoltà di architettura di Ferrara, parlando della valenza del progetto del piano orizzontale e Mario Angheben, responsabile del marchio volontario di qualità del porfido che ha parlato della messa in opera delle pavimentazioni in pietra.

Sono intervenuti Sergio Roccheggiani presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Ancona e Luca Storoni presidente degli architetti della provincia di Pesaro-Urbino, mentre ha introdotto Daniele Frulla presidente del consiglio regionale Marche dell'Associazione onlus "Italia Nostra".

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